Ritorni by James Clifford

Ritorni by James Clifford

autore:James Clifford [Clifford, James]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Meltemi
pubblicato: 2023-09-15T10:14:33+00:00


4.4. Utopia

Che cosa giaceva e potrebbe giacere, come bambini di cui non riusciamo a vedere il volto, tra le braccia del silenzio? Tutto ciò che abbiamo è qui, ora.

Ursula K. Le Guin, Always Coming Home

Ursula K. Le Guin, che era nata nel 1929, non incontrò mai Ishi. Di lui non seppe nulla fino alla metà degli anni Cinquanta, quando in famiglia si cominciò a parlare di una biografia. Madre e figlia emersero come scrittrici nello stesso periodo, ed erano, come disse la figlia, “coetanee nell’arte”. Le Guin sentì molto parlare della stesura di Ishi in Two Worlds, e fu un’interlocutrice importante per sua madre nell’ideazione della versione per giovani studenti. In tutta l’opera di Le Guin si trovano echi distanti della storia di Ishi, ma non c’è alcuna figura dell’uomo che sia riconoscibile, a meno che non la si riconduca al puma selvaggio che si trascina a morire nel cortile sul retro di un vicino a Napa Valley, come narra il breve racconto May’s Lion (1989).

L’opera di Le Guin è permeata di storie e voci di nativi californiani, che apprese da indiani in persona e da testi etnografici. La scrittrice traduce e trasmuta la terra, le creature e la storia della California del nord. Ovviamente, non è tutto frutto della sua ispirazione. La figlia di Alfred e Theodora Kroeber fu cresciuta in un ambiente cosmopolita ricco di conversazioni intellettuali, libri e visitatori stranieri; il suo lavoro attinge al folklore e alla cultura popolare, al Taoismo, al femminismo post-anni Sessanta e all’ambientalismo. È certamente sciocco ridurre una scrittrice fantasiosa alle sue “fonti”, e non si può pensare di leggere i suoi lavori come romans à clef, interpretando, per esempio, gli antropologi e gli interpreti interculturali che popolano i suoi romanzi come personificazioni del padre. Eppure, a livello allegorico, analitico e meditativo, Le Guin spesso ritorna a nodi e temi centrali al mondo di Ishi: la dominazione coloniale e l’incomprensione, le possibilità pregiudicate ma reali di conoscenza interculturale, la complicità e l’amicizia a confini impervi, la conservazione delle tradizioni e le dinamiche di cambiamento, l’arte comunitaria di vivere in equilibrio con gli altri e in armonia con l’universo.

Nel 2001, durante le celebrazioni del centenario del Dipartimento di Antropologia di Berkeley, Le Guin tenne un discorso che, a suo dire, era quanto di più vicino a una “memoria” scritta che si fosse mai concessa. Voleva chiarire la situazione riguardante suo padre. Riferendosi, indubbiamente, al film della HBO, così come a idee che circolavano durante il processo di rimpatrio, respinse l’immagine dello “scienziato emotivamente sottosviluppato che sfruttava il nobile residuo del mondo selvaggio”, ribadendo che Alfred Kroeber aveva un’alta considerazione delle amicizie con gli indiani, basate sul rispetto reciproco e la compostezza. Se dopo la morte di Ishi parlò poco di lui, era per il dolore profondo e la mancanza di parole adeguate. Le Guin rammentò la crisi di mezza età del padre e il suo contatto con la psicoanalisi freudiana, che per altro, secondo lei, non riuscì a fornirgli il linguaggio di cui aveva bisogno.



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